lunedì 11 febbraio 2013

Weekend da sogno e ritorno da realtà


Lo ammetto: Roma è una città stupenda!Arte, cultura e storia si mescolano nel passato e nel presente; ad ogni angolo incroci un monumento, una chiesa, una statua che ti ricordano da dove veniamo, quanto grande fosse il nostro passato e quanto piccolo sia il nostro presente...
Giornate meravigliose, cielo blu, sole caldo (a parte il vento siberiano che tagliava in due la faccia!); giornate perfette per visitare una città così tanto meravigliosa.
L'arrivo è stato tranquillo, il soggiorno pure e siamo stati così tanto fortunati con il tempo che probabilmente il destino ha deciso di farcela in qualche modo pagare...
Treno di ritorno: ITALO a Roma Tiburtina alle 16.25 e arrivo a Bologna Centrale alle 18.32; scambio a Bologna Centrale per me alle 18.40 e per lui alle 18.35 (già sento i vostri commenti...pochissima differenza ma mi è sempre andata bene per cui, perchè non continuare?!). All'inizio tutto perfetto: treno in leggero anticipo, saliamo e ci accomodiamo per stare insieme le ultime due ore prima della prossima volta (fra due settimane..sigh!), arriviamo alla fermata di Firenze S.M.N. e qui cominciano i guai...la vocina all'altoparlante parla di problemi di circolazione che portano i treni ad AV ad un leggero ritardo nella partenza; comincia a salire il panico!Alla fine partiamo con 10 minuti di ritardo che ovviamente non si riesce a recuperare in un tratto breve come la distanza fra Firenze e Bologna per cui l'epilogo sembra scontato: perse entrambe le coincidenze.
Naturalmente il destino quando gioca lo fa bene e quindi: il mio treno è in ritardo (sante FS, per una volta!!) di 30 minuti mentre il suo è partito regolarmente. Ora, c'è da decidere cosa fare: aspettare il prossimo che può prendere con lo stesso biglietto (2 ore dopo) o cambiare treno e prendere un nuovo biglietto?Prima di decidere, io salgo sul mio treno per poter arrivare a Milano ad un orario decente (alla fine, dei 30 minuti, ne recupera 15, non male!) mentre lui rimane a Bologna, in fila alla biglietteria. Alla fine, mentre io ciondolo la testa sul mio treno, lui sceglie di cambiare il biglietto e arrivare anche prima a casa; meglio così, direte voi.
Ma ovviamente, il destino non ha finito di prendersi gioco di noi; arriva alla stazione e perde per un soffio sia la coincidenza con l'altro treno (che l'avrebbe portato alla macchina) che con il pullman (che lo avrebbe portato a casa). Conclusione: taxi e chi s'è visto s'è visto, con la bufera di neve che imperversa e un freddo artico da congelare anche le sopracciglia.
Ma alla fine, quello che conta è solo il weekend indimenticabile passato nella città più bella del mondo! :-)

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